IL NUOVO STATUTO DI PALERMO amministrare con i cittadini

Il “Nuovo Statuto di Palermo – amministrare con i cittadini”, voluto e scritto dalla cittadinanza, è una nuova visione e organizzazione della amministrazione basata sulla ‘programmazione condivisa’, ‘trasparenza degli atti’, ‘partecipazione dei cittadini/e’, qualità delle scelte’. Un nuovo modello amministrativo dove la città intera, rappresentata da tutte le sue componenti, condivide un progetto di qualità e una strategia di realizzazione e si adopera unitariamente per realizzarli. Nuove ‘regole’ e strumenti’ indispensabili per trasformare definitivamente Palermo.

perché l'Amministrazione non approva il Nuovo Statuto?

intervista sui canali MediaOne sul Nuovo Statuto Amministrare con i cittadini, campagna ORA DECIDO IO…firmate!

Pubblicato da Ora Decido IO – il nuovo statuto di Palermo su lunedì 15 febbraio 2016

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SINTESI 

IL NUOVO STATUTO DI PALERMO -AMMINISTRARE CON I CITTDAINI/E

a partire dal 2011 è stata studiata e redatta una bozza di nuovo statuto per città di Palermo ad opera  di diverse organizzazioni civiche, condivisa nel 2012 con l’attuale amministrazione comunale, presentata pubblicamente dal sindaco a maggio 2013 con la promessa di una celere approvazione non mantenuta in quanto l’iter in consiglio comunale non è mai iniziato e non c’è alcun segnale che mai inizierà

La città di Palermo, per uscire dal pessimo stato in cui si trova, necessita di un cambiamento culturale, sociale, e quindi politico, radicale. Questo non può avvenire che attraverso la realizzazione di un rivoluzionario modello di gestione e amministrazione dei beni comuni, basato non più su ‘ interessi personal’i ma sul “bene collettivo”, espresso e normato chiaramente in un NUOVO STATUTO. Nuove ‘regole’ e quindi, nuovi ‘strumenti’. Non è più immaginabile, infatti, pensare di risolvere le cose, incancrenite da decenni di azioni scellerate, mantenendo, seppur riciclati in nuove forme, i modelli e i comportamenti che hanno ridotto la città in questo stato.

Il “Nuovo Statuto di Palermo – amministrare con i cittadini” è una nuova visione e organizzazione della collettività basata sulla ‘programmazione’, ‘trasparenza’, ‘partecipazione’, ‘collaborazione’, qualita’. Un modello amministrativo dove la città intera, rappresentata da tutte le sue componenti, condivide un progetto di qualità e una strategia di realizzazione, li rende manifesti a tutti e si adopera unitariamente per realizzarli. Gli amministratori comunali, in questa nuova organizzazione, sono obbligati a mettersi a servizio del processo dimostrando idonee capacità valutabili dai cittadini/e. Il sindaco, in particolare, è indotto ad interpretare e portare avanti il sentire di una cittadinanza piuttosto che imporre un proprio modo, anche qualora fosse ‘alto’, di amministrare.

Tre elementi fondamentali connotano, quindi, la nuova amministrazione immaginata: amministratori (sindaco, consiglieri, assessori) e dirigenti valutabili e revocabili dalla cittadinanza, cittadini/e che agiscono attraverso varie forme di partecipazione strutturate per legge, nuovi strumenti di democrazia diretta.

Questo nuovo modello amministrativo ‘conviene’ a tutti perché:

. definisce una direzione chiara, condivisa, di buona amministrazione e di sviluppo della città, un processo unitario di cui tutti fanno parte e che ognuno contribuisce a realizzare con le proprie specificità (intelligenza collettiva)

. esercita una azione di controllo su ogni forma o tentativo di ‘tornaconto personale’ a vantaggio del bene collettivo (l’unico modo per raggiungere il vero bene economico, sociale, culturale, ecc individuale)

.garantisce il gradimento da parte dei cittadini/e (qualsiasi scelta, seppur buona, imposta dall’alto accontenta qualcuno e scontenta molti altri)

. assicura il cambiamento radicale oggi assolutamente necessario per questa città

 

PRINCIPI E LINEE GUIDA FONDAMENTALI DEL NUOVO STATUTO – AMMINISTRARE CON I CITTADINI

0. PALERMO QUALE  ‘COLLETTIVITA” (dal tornaconto personale al bene comune)

1 – RICONOSCIMENTO DI TUTTE LE ‘COMPONENTI SOCIALI’ che costituiscono la collettività PALERMO e del DIRITTO DI UGUAGLIANZA in termini di DIRITTI e DOVERI

2 – introduzione del concetto di BENI COMUNI (il Comune è costituito, oltre che di persone, anche di edifici, strade, piazze, alberi, ecc ), comunali e non, e necessità di un REGOLAMENTO per la gestione di questi

3 – azione dell’Amministrazione basata su una PIANIFICAZIONE/PROGRAMMAZIONE CONDIVISA, declinata e realizzata nei vari livelli amministrativi:

piano strategico decennale o quindicennale della città (ciò che la città necessita al di là di chi la amministra);

programmazione quinquennale del sindaco (da stabilire all’interno del piano strategico della città);

assessori a progetto (assessori che realizzano, nei propri ammbiti,  la programmazione del sindaco);

lavoro sinergico delle circoscrizioni;

lavoro degli degli uffici comunali.

verifica e valutazione dei cittdaini/e come garanzia del buon operato e del raggiungimento della massima qualità.

4 – OPEN GOVERNMENT :governare assieme amministratori e cittadini/e

5 – TRASPARENZA attraverso la massima diffusione di tutti le informazioni e documenti relativi all’organizzazione e alle varie attività amministrative

6 – PARTECIPAZIONE dei cittadini/e, in forma singola o organizzata, ai vari step decisionali e ai processi di costruzione nei 5 livelli: INFORMARE, ASCOLTARE, CONSULTARE, COSTRUIRE INSIEME, DECIDERE INSIEME

7 – COLLABORAZIONE di tutte le componenti cittadine per la realizzazione degli OBIETTIVI CONDIVISI mettendo a disposizione le proprie competenze, qualità e risorse

8 –  PIANIFICAZIONE E PROGETTAZIONE PARTECIPATA (urbanistica, architettonica, ambientale, sociale, ecc) . e fondata sulla SCELTA TRA PIÙ SOLUZIONI – progetti CONCORSI, competizioni, ecc) come garanzia di aderenza alle esigenze dei cittadini e di qualità
9 – QUALITA’ fondata sulla COMPETENZA,  SCELTA TRA PIU’ SOLUZIONI, VERIFICAdei cittadini/e, sulla REVOCABILITA’ DEGLI INCARICHI

 

PRINCIPALI MODIFICHE APPORTATE NEI VARI ‘TITOLI’ DELL’ATTUALE  STATUTO COMUNALE:

Titolo I – Principi

  • riconoscimento di tutti le componenti sociali che fanno parte della collettività
  • affermazione e promozione della parità di genere
  • attuazione di politiche mirate per il riconoscimento e il soddisfacimento dei diritti e delle esigente di tutte le parti costituenti la collettività senza distinzione di sesso, orientamenti sessuali, età, razza, lingua, confessione religiosa, condizione sociale, fisica e psicofisica.
  • lotta alla mafia e promozione della cultura della legalità
  • riconoscimento, tutela e valorizzazione dei beni comuni (beni di proprietà e non di proprietà della collettività)
  • salvaguardia e qualità dell’ambiente e del territorio costruito e non costruito
  • organizzazione dell’amministrazione basata su una pianificazione/programmazione condivisa e attuata ai vari livelli, sulla trasparenza amministrativa, sulla partecipazione e collaborazione tra tutte le componenti della collettività e sulla qualità dei servizi attraverso la verifica e la valutazione da parte della cittadinanza
  • bene collettivo come principio fondamentale per le scelte amministrative

 

Titolo II – Trasparenza, Partecipazione, Programmazione

  • impegno dell’Amministrazione ad attuare la ‘trasparenza’ intesa come accessibilità totale alle informazioni e ai documenti in suo possesso, anche attraverso il sito web istituzionale
  • maggiore definizione, per una maggiore loro operatività, degli ‘strumenti di partecipazione’ dei cittadini e cittadine alle scelte amministrative già presenti nello Statuto quali:

–        ALBO DELLE LIBERE FORME ASSOCIATIVE

–        CONSULTE TEMPORANEE E PERMANENTI (DI SCOPO, TEMATICHE, TERRITORIALI, ecc.) (strumento ampliato)

–        CONFERENZE CITTADINE

–        REFERENDUM CONSULTIVO

–        ISTANZE

–        PETIZIONI

–        INIZIATIVE POPOLARI

  • introduzione di ‘strumenti di democrazia diretta’ quali:

–        BILANCIO PARTECIPATIVO, BILANCIO DI GENERE (nuova introduzione)

–        REFERENDUM PROPOSITIVO E ABROGATIVO (nuova introduzione)

  • introduzione di strumenti di pianificazione/programmazione partecipata quali:

–        PIANIFICAZIONE STRATEGICA DECENNALE O QUINDICENNALE

–        PROGRAMMAZIONE QUINQUENNALE

–        PIANIFICAZIONE E PROGETTAZIONE URBANISTICA PARTECIPATA

 

Titolo IV – Servizi Pubblici

  • effettiva gestione dei servizi pubblici per il soddisfacimento dei bisogni della collettività
  • maggiore trasparenza su responsabilità, costi e risultati raggiunti
  • obblighi di servizio pubblico
  • utilizzo di standard di efficacia ed efficienza riconosciuti a livello internazionale
  • massimo controllo e valutazione da parte dei cittadini
  • partecipazione dei cittadini nella gestione e nel controllo degli enti pubblici
  • proprietà e gestione pubblica dell’acqua

 

Titolo V – Gli Organi di Governo

  • introduzione dei principi di compatibilità, specificità e qualità per la scelta degli Assessori
  • obbligo di redazione della Programmazione quinquennale, condivisa con la cittadinanza, da parte del Sindaco e degli Assessori e attuazione della stessa con momenti di verifica e valutazione da parte dei cittadini/e
  • revocabilità degli incarichi

 

Titolo VI – Decentramento

  • applicazione a livello circoscrizionale dei principi di pianificazione/programmazione condivisa, trasparenza amministrativa, partecipazione e collaborazione e qualità dei servizi
  • gestione delle risorse delle circoscrizioni secondo il principio del bilancio partecipativo e di genere
  • definizione dei servizi da assolvere da parte delle circoscrizioni

 

Titolo VIII – Finanza e contabilità

  • redazione del bilancio anche in termini di Bilancio Sociale e Bilancio di Genere per una rendicontazione sociale, trasparente e responsabile
  • redazione di una versione breve del bilancio, facilmente comprensibile da parte di tutti, pubblicata sul sito del Comune ed inviata via e-mail ai cittadini/e
  • introduzione dei ‘comitati di revisione’ economico-finanziaria della gestione delle risorse del Comune

 

Titolo IX – Beni comuni (nuovo)

  • elenco, cura, gestione, utilizzo dei beni di proprietà della collettività (beni comunali)
  • salvaguardia e sviluppo dei beni non di proprietà, ma indispensabili alla collettivito

a cura delle organizzazioni civiche redattrici – coordinamento comitato bene collettivo

 

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