QUALE PROGETTO PER PALERMO?

 

laboratorio cittadino
QUALE ‘PROGETTO’ PER PALERMO?
decisionismo, incompetenza, tornaconto/
partecipazione, qualità, bene comune                    a cura del coordinamento cittadino QUALE PALERMO?

sabato 12 maggio ore 9.00 – 13.30, 14.30 – 17.30  presso Magneti Cowork via Emerigo Amari 148 Palermo

VEDI INTERVISTE

          

FABIO ALFANO                                          GIOVANNI MARGIOTTA                        RENZO LECARDANE

        

FRANCESCO GRIMALDI                           DANILO MANISCALCO                       FRANCESCO RAFFA 

     

  MARIO GUGLIELMINO                       RAFFAELE SAVARESE

VEDI INTERVENTI

MARCELLO PANZARELLA – LE ROVINE DI PALERMO L’ARCHITETTURA PROIBITA

L’incontro, che ha visto la presenza di tanti professionisti, studiosi, comitati e associazioni, cittadini e cittadini, ha avuto il ruolo di affermare:

che è in corso una inaccettabile azione amministrativa dal punto di vista architettonico, urbanistico e ambientale (vedi vecchie e nuove linee tram, passante e anello ferroviario, spazi pubblici, verde urbano, demolizione edifici di pregio architettonico, ecc) nei confronti della città che la mortifica invece di riqualificarla (come sarebbe necessario considerata la sua recente storia), rispetto alla quale non si può stare più zitti e fermi;

. che noi condanniamo questa azione non perché siamo contro i cantieri, le opere, le trasformazioni (trasformare è il nostro mestiere) ma siamo contro le cose fatte male che infliggono altre ferite ad una città già gravemente vituperata dalla storia recente;

.che causa di tutto ciò è la mancanza di competenza, il decisionismo di pochi (o forse di uno solo), il tornaconto personale che contraddistingue gran parte della azione di questa amministrazione;

.che tale gravissimo modo di gestire e trasformare negativamente la nostra città trova terreno fertile in un sistema amministrativo che lo consente e lo legittima: sia che si amministri bene o che si amministri male non c’è alcuna conseguenza rispetto a tale operato, i nostri amministratori possono fare, delle nostre cose, quello che vogliono;

.che la Palermo che immaginiamo deve essere trasformata attraverso l’utilizzo del ‘progetto’ di qualità, il confronto tra diversi progetti per mezzo di concorsi seri – di cui ne proponiamo alcuni- (non come quello fatto per le nuove linee tranviarie sbagliato nelle premesse e nelle conseguenze),
ecc;

. che è inconcepibile che nel centro storico ci siano ancora, accanto i percorsi Unesco, le rovine e le macerie risalenti ancora alla seconda guerra mondiale;

. che si riconosca la necessità della qualità dello ‘spazio pubblico’ come elemento fondamentale della rigenerazione urbana e che non si operi mai più come a Piazza Borsa, con i chioschi informazione, il ‘giardino’ delle rose, ecc ;

. che si salvaguardino i beni erediti dal passato e che si riconvertano con nuovi usi, invece che demolire, gli edifici dismessi di pregio architettonico (vedi ex Cotonificio siciliano);

.che tutti gli interventi di trasformazione (ivi compreso quelli riguardanti la mobilità) appartengano ad una visione e quindi ad una pianificazione strategica unitaria e organica e quindi ad una programmazione condivisa dalle varie parti della cittadinanza e non si vada avanti per singoli pezzi che non dialogano con le altre parti;

. che si spendano i tanti soldi che stanno arrivando a Palermo dallo Stato e dall’Europa con una programmazione seria e partecipata;

. che la riconversione ecologica della città diventi un atto compiuto e non più solo uno slogan;

. che si faccia sempre più leva sulla identità storico artistica architettonica che contraddistingue questa città quale per esempio l’eredità Basile con iniziative azioni urgenti e concrete;

. che si tenga conto di tutta la grande competenza e professionalità che c’è in città per risolvere insieme i grandi nodi problematici di Palermo invece che non rispondere agli appelli e agli allarmi lanciati dalla cittadinanza (vedi p.e. l’ultima letterascritta all’amministrazione sul nuovo cantere della Stazione Politeama);

. che necessitiamo di nuove norme e strumenti che obblighino gli amministratori ad agire unicamente per il bene comune e non per il loro tornaconto: p.e. un nuovo Statuto comunale fondato sulla partecipazione, trasparenza, programmazione condivisa, ecc, l’attivazione di alcuni strumenti di partecipazione già esistenti (vedi consulte, albo delle libere forme associative, ecc), ecc

.che per sconfiggere il MODO ATTUALE NEGATIVO DI AMMINISTRARE questa città occorre un MODO NUOVO di gestione che già ha preso forma nel pensiero e nella consapevolezza di molti cittadini palermitani ma che bisogna far diventare una ESIGENZA URGENTE e condivisa dalla maggior parte della cittadinanza facendo prendere consapevolezza sul reale stato delle cose e non su quello che si vuole fare apparire (QUALE PALERMO?)

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RASSEGNA STAMPA

Assemblea anti cantieri, “Tram poca trasparenza”, del 13.05. 2018, Repubblica Palermo

Gli urbanisti in piazza, “Città massacrata dai cantieri”, del 13.05.2018, Giornale di Sicilia

Quale Palermo, gli urbanisti scendono in piazza «Il tram non offre le dovute garanzie di qualità», del 13.05.2018, Meridionews

Palermo sventrata e violentata dai lavori e ora anche nuove linee Tram,protestano urbanisti, progettisti, architetti e docenti universitari, del 12.05.2018, BlogSicilia

“La città massacrata dai cantieri” La denuncia degli urbanisti, del 12.05.2018, LiveSicilia

“Quale progetto per Palermo?” Una giornata di laboratorio cittadino aperto, del 11.05.2018, Siciliainformazioni

Come immaginare una Palermo diversa dalla disastrosa città dell’orlandismo ‘ferroviario’, del 11.05.2018

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PROGRAMMA
ore 9.00 CONFERENZA STAMPA nei pressi del cantiere della Stazione Politeama
ore 9.30 FOTOGRAFIA COLLETTIVA nei pressi nel cantiere della Stazione Politeama

I SESSIONE
L’ATTUALE DISASTRO ARCHITETTONICO URBANISTICO E AMBIENTALE DELLA CITTA’

10.00
introduzione Fabio Alfano

10.15
architetto Fabio Alfano
(Comitato Bene Collettivo, Anghelos abitare arte architettura)
IL PROGETTO DELLA STAZIONE POLITEAMA: QUALE CULTURA?

10.30
ingegnere Giovanni Margiotta
(già Presidente Ordine Ingegneri di Palermo)
IM-MOBILITA’ … E I GRANDI LAVORI (TRAM, ANELLO E PASSANTE FERROVIARIO)

10.45
architetto Massimiliano Giudice (Via Libertà Libera)
PERCHE’ UN CONCORSO PER LE NUOVE TRATTE TRANVIARIE?

11.00
professore Marcello Panzarella (già Presidente del corso di Laurea in Architettura di Palermo, Unipa)
LE ROVINE DI PALERMO. L’ARCHITETTURA E’ PROIBITA

11.15
professoressa Rosanna Pirajno (già Docente di Disegno e Rappresentazione, Unipa, Salvare Palermo)
COSA ACCADE AGLI EDIFICI DISMESSI: RIFUNZIONALIZZAZIONE O DEMOLIZIONE?

11.30
professore Silvano Riggio (già Docente di Ecologia, Unipa)
PALERMO (IL) – LOGICA?: DAL MASSACRO DEGLI ALBERI AI RISANAMENTI AMBIENTALI MAI REALIZZATI

11.45
architetto Francesco Grimaldi
PROGRAMMAZIONE SENZA PARTECIPAZIONE

12.00
INTERVENTI PROGRAMMATI

Raffaele Savarese (Circolo Istrice)
Giovanni Moncada (Associazione Comitati civici)
Giulia Argiroffi (Commissione consiliare Urbanistica)
Edoardo Marchiano (Associazione Aiace)
Marcello Robotti (Associazione Vivo civile)
Elvira Dragonia Vernengo (Sos emergenza alberi Palermo)
Giovanni Purpura (Pro-Loco Nostra Donna del Rotolo)
Francesco Raffa (Comitato Amari Cantieri)
Gabriele Citarrella (Comitato Viale Lazio)

13.00 – 13.30
DIBATTITO

BREAK (E’ possibile prendere un panino nella caffetteria all’interno del Magneti Cowork)

II SESSIONE
LA PALERMO CHE VORREMMO: VISIONI, METODI E PROGETTI
14.30 – 17.30

14.30
professore Marcello Panzarella (già Presidente del corso di laurea in Architettura di Palermo, Unipa)
COSA FARA’ PALERMO DA GRANDE?

14.45
architetto Danilo Maniscalco
LA QUESTIONE VILLA DELIELLA E L'”EFFETTO BASILE”

15.00
professore Renzo Lecardane (Docente di Progettazione architettonica, Research Group LabCity Architecture, Unipa)
LA CITTA’ DELL’ANELLO FERROVIARIO DI PALERMO. TEMI E PROGETTI DIDATTICI E DI RICERCA PER LE STAZIONI E LE FERMATE ATTUALI E FUTURE

15.15
(relazione su alcuni progetti vincitori di concorso a Palermo)
da confermare

15.30
architetto Cinzia De Luca (Comitato Bene Collettivo/ Anghelos abitare arte architettura)
10 CONCORSI DI PROGETTAZIONE PER TRASFORMARE INSIEME PALERMO

15.45
architetto Fabio Alfano (Comitato Bene Collettivo/Anghelos abitare arte architettura)
NUOVE NORME E STRUMENTI PER TRASFORMARE LA CITTA’: PROGETTAZIONE, PROGRAMMAZIONE, TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE, QUALITA’ DELLE SCELTE

16.00 -17.00
INTERVENTI PROGRAMMATI

Mario Guglielmino (Associazione Voci Attive)
Lucia Pierro (Autonome Forme)
Elio Capri’ (Associazione regionale liberi professionisti architetti e ingegneri)
Michele Cucchiara (architetto)
Raffaele Savarese (Circolo Istrice)
Andrea Valenti (Professionisti Liberi)
Giovanni Corrao (architetto)

17.00- 17.30
DIBATTITO

Linee di tram, un Anello e un Passante ferroviario impropri nelle scelte di base, senza qualità dei progetti (vedi p.e. la Stazione Politeama), con costosissime opere e cantieri che sviliscono la città piuttosto che riqualificarla, i mortificanti interventi che si operano nello spazio pubblico, il massacro del verde urbano, il degrado persistente del centro storico (ancora con le rovine postbelliche), delle periferie e della città di ‘mezzo’, delle architetture ereditate dal passato, le fondamentali questioni che affliggono da sempre la città e che rimangono irrisolte, l’assoluta mancanza di competenza, specificità, possibilità di partecipare alle scelte amministrative, l’assenza di progettualità, pianificazione, programmazione da parte della attuale amministrazione sono soltanto alcune delle gravissime attuali questioni che inducono la cittadinanza, nelle sue varie rappresentanze, professionisti, studiosi, comitati, associazioni, cittadine e cittadini ad incontrarsi sabato 12 maggio presso il Magneti Cowork per condividere le proprie preoccupazioni, scambiarsi conoscenze e informazioni, ricordarsi che è possibile un modo diverso di amministrare e trasformare Palermo.

In particolare, nella prima parte dell’incontro si denunceranno tutta una serie di casi (vedi programma) che rendono inaccettabile l’azione amministrativa portata avanti in questi anni in ambito urbanistico, architettonico e ambientale, considerando soprattutto la necessità di vera riqualificazione che Palermo ha a causa delle guerre subite, del ‘sacco’ edilizio avvenuto nella fase di ricostruzione e di tutto ciò che ne è conseguito.

Nella seconda parte, invece, si vogliono ricordare ancora una volta, attraverso una serie di esempi (vedi programma), i ‘presupposti’ imprescindibili per una trasformazione di qualità di una città prestigiosa come Palermo:la necessità del ‘progetto’ (prefigurare il cambiamento), la qualità del progetto, il confronto tra progetti (utilizzo dei concorsi), una pianificazione e una programmazione condivisa tra le varie componenti della cittadinanza, la trasparenza degli atti amministrativi,la partecipazione dei cittadini alle scelte, la competenza di chi deve guidare specifici settori, ecc. Presupposti che purtroppo ancora oggi non esistono perché parte di un ‘nuovo’ modo di amministrare che deve farsi ancora strada abbattendo ogni forma di decisionismo, incompetenza, arroganza, superficialità, tornaconto personale, ecc;un nuovo modo che però si sta consolidando sempre di più come modello di pensiero e come esigenza da parte di un numero sempre maggiore di cittadini (e questo Laboratorio è un ulteriore contributo nei confronti di questo processo di consolidamento).

L’incontro,in entrambe le due sessioni, prevede uno spazio di interventi programmati che coinvolge anche molte organizzazioni civiche estremamente attive in città e uno spazio di libero dibattito.

Precederà il laboratorio una conferenza stampa e una fotografia collettiva di protesta (Quale progetto per Palermo?) nei pressi del cantiere della stazione Politeama.