PIANI, STRUMENTI E AZIONI  PER UNA RIQUALIFICAZIONE ARCHITETTONICA DI PALERMO

PIANI, STRUMENTI E AZIONI  PER UNA RIQUALIFICAZIONE ARCHITETTONICA DI PALERMO

proposte a cura del comitato bene collettivo e anghelos a.a.a.

Palermo, per recuperare la qualità e la bellezza che avuto in passato, necessita di un complesso lavoro di riqualificazione del suo territorio, in tutte le sue parti, a tutte le scale e livelli, attraverso azioni di recuperotrasformazionerestauroreinvenzione della città, nuovi interventi da attuarsi secondo riflessioni e piani generali ma anche induttivamente attraverso azioni sperimentali localizzate. Un intenso programma di riqualificazione urbana ‘condiviso’ che deve rifarsi anche all’esperienza positiva di altre città italiane ed internazionali.

Gli interventi devono riguardare sia le aree  più antiche (centro storico, aree di interesse storico) sia quelle più recenti, periferie e città ‘di mezzo’, coinvolgendo l’intero assetto dei quartieri e delle borgate, proponendo una visione di città policentrica, ecologica, sostenibile e solidale e soprattutto contemporanea. Operando sia sulla dimensione pubblica (edifici pubblici, piazze, strade, parchi, giardini, aree verdi) che su quella privata (residenze,  servizi,..).

Per quanto riguarda le aree di interesse storico è necessaria una azione che tuteli, conservi, restauri il grande patrimonio ereditato dal passato ma che allo stesso tempo lo renda compatibile ad un uso ‘odierno’, funzionale ed integrato alle esigenze di una moderna città.

Relativamente alle aree di più recente formazione si dovrà attuare una politica di ridefinizione estetica di tutta la brutta ‘edilizia’ presente (i cosiddetti ‘condomini’ figli del sacco di Palermo), attraverso incentivi, finanziamenti, ecc, e una politica di ‘invenzione’ dei necessari spazi urbani collettivi, oggi del tutto inesistenti, attraverso micro-interventi nei pochi vuoti esistenti, strade e piazze anonime, aree di risulta, ecc.

Si dovranno inoltre individuare nuove aree di espansione del verde, oltre che proteggere quelle esistenti (parchi, giardini, aiuole, alberature, ecc), per dotare la città di quel ‘polmone’ vegetale oggi più che mai indispensabile.

L’insieme degli interventi da attuare, per far tornare Palermo ‘capitale’, dovrà scaturire da una visione culturale che mette insieme identità e specificità del nostro territorio (p.e.l’architettura Arabo Normanna, il Liberty di Basile, ecc) con approcci e linguaggi più ‘globali’, quali quelli dell’architettura contemporanea, la nostra storia e tradizione con l’esigenza di innovazione, che integra risorse e culture diverse, creando una nuova città espressione e simbolo di questo presente.

Per fare tutto ciò occorre però un ‘nuovo modo di amministrare’, che metta fine a tutto ciò che è stato consentito fino ad adesso, una rivoluzione amministrativa, già pensata, studiata e trascritta, sotto forma di norme e strumenti dalla cittadinanza, all’interno di un Nuovo Statuto comunale dal titolo ‘Amministrare con i cittadini‘, che consenta l’attuazione dei seguenti strumenti:

UNA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA CONDIVISA DI RIQUALIFICAZIONE URBANISTICO-ARCHITETTONICA DELLA CITTA’

E’ necessario dotarsi di una ‘visione’, di un  piano strategico di interventi e di relativo programma di azioni da fare nei prossimi decenni, che riguardi la grande area dismessa da recuperare così come il singolo marciapiede, stabilendo modalità, tempi, priorità, costi, ecc

Questa ‘programmazione’, ciò che occorre alla città per cambiare volto, per essere  concretizzata, deve essere quanto più condivisa. Le varie componenti cittadine – Amministrazione, Università, altre Istituzioni culturali, associazioni, comitati,  consulenti esterni, imprenditori e cittadini  – devono infatti collaborare a questa programmazione, condividerla  e cooperare alla sua realizzazione.

Il lavoro del  Sindaco, nei 5 anni di mandato, dovrà essere stabilito  all’interno delle scelte fatte in questo piano- programma;  se Palermo necessità, ad esempio, di nuove scuole, questa esigenza permane al di là di chi la amministra e deve trovare assolutamente risposta.

La programmazione nello specifico deve individuare e  prevedere:

– macro aree strategiche da riqualificare e su cui fondare il recupero e lo sviluppo della città

– medio aree da riqualificare (piazze, strade, parchi, ecc)

– micro aree da riqualificare (piccoli vuoti urbani nei tessuti moderni  e antichi della città)

– un piano dei nuovi servizi occorrenti alla città (strutture scolastiche, ricreative, sportive, culturali, ecc)

– un piano di riqualificazione e gestione degli edifici e degli spazi di proprietà  comunale

– un piano di salvaguardia e riqualificazione dell’edilizia storica

– un piano di salvaguardia e di sviluppo del verde (‘polmone verde’, parchi, giardini, aiuole, ecc)

– un piano delle infrastrutture e della mobilità sostenibile

– un piano di riqualificazione dell’edilizia residenziale privata

– un piano dell’arredo urbano ( compreso regolamentazione vetrine, insegne, gazebi, arte contemporanea urbana, ecc)

– un piano della manutenzione ordinaria e straordinaria degli spazi pubblici (strade,

piazze, aiuole, cercini, ecc)

–  un piano per la creazione di una nuova ‘immagine’  per attività di comunicazione del comune  di Palermo

PROCESSI DI PARTECIPAZIONE PER LA PIANIFICAZIONE (PIANI REGOLATORI GENERALI, PIANI PARTICOLAREGGIATI, DI ATTUAZIONE,…) E LA REALIZZAZIONE DI OPERE PUBBLICHE

La redazione di qualsiasi piano urbanistico generale (p.e. il P.r.g.) o particolareggiato deve prevedere che i cittadini, attraverso strumenti specifici, possano partecipare alle decisioni, nelle varie fasi, che determineranno i principi base, la redazione di un piano  e la sua applicazione.

Deve inoltre essere attuato un dibattito pubblico, con varie forme di consultazioni cittadine, oltre che  momenti di valutazione,  per la realizzazione di tutte le opere pubbliche di una certa importanza.

UFFICIO DI COORDINAMENTO ‘PALERMO CITTA’ CONTEMPORANEA’

E’ necessario istituire un ufficio di coordinamento e di consulenza, con professionisti interni alla amministrazione ma anche esterni, per la definizione della programmazione strategica, di tutti i piani, e per tutti i processi di realizzazione.

UN URBAN CENTER E UN UFFICIO DEI CITTADINI PER L’ARCHITETTURA 

E’ necessario realizzazione di un Urban center – un luogo dove viene costantemente esposta l’attività di pianificazione e di progettazione della città – e un Ufficio dei cittadini per l’architettura – uno spazio, all’interno dell’Urban Center – per le idee, le proposte, le proteste dei cittadini.

UN SITO WEB SPECIFICO

I CONCORSI DI PROGETTAZIONE PER PRODURRE I PROGETTI E GARANTIRE LA QUALITA’

Per assicurare la qualità delle scelte in materia architettonica e urbanistica, oltre al principio della ‘competenza’ che deve individuare i soggetti  idonei che gestiscono i processi di trasformazione della città,  è necessario utilizzare lo strumento dei ‘concorsi di progettazione’ che consente di scegliere la migliore soluzione tra una produzione di più progetti redatti per la stessa area.

Ecco 10 CONCORSI DI PROGETTAZIONE che si potrebbero, e dovrebbero, avviare subito, al fine di redigere e scegliere i migliori progetti per riqualificare 10 fondamentali ed emblematiche aree della città di Palermo. Aree, alcune delle quali, oggetto in questi anni di previsioni di trasformazioni improprie (vedi grandi opere sulla mobilità), e comunque oggetto di interesse, studio, elaborazione da parte di molti soggetti (università, associazioni, comitati, ecc) e su cui l’intera collettività chiede a gran voce di intervenire
(anche lo Schema di massima del nuovo Piano Regolatore ne evidenzia la necessità e la possibilità di intervento).
Aree e concorsi indicati, ovviamente, non sono esaustivi della grande urgenza di riqualificazione che Palermo ha ma sono certamente un buon inizio ed una chiara indicazione di metodo, il concorso di progettazione appunto, per incominciare a riportare qualità, architettura, bellezza da troppo tempo dimenticate in questa città.

I CONCORSO Il Parco della Favara a Brancaccio

II CONCORSO Il Parco della foce del fiume Oreto

III CONCORSO Piazza Magione

IV CONCORSO Via Maqueda e Piazza Verdi

V CONCORSO Piazza ‘Politeama’ e Stazione Anello Ferroviario

VI CONCORSO Area Stazione Notarbartolo

VII CONCORSO Fiera del Mediterraneo

VIII CONCORSO Area Ex Chimica Arenella

IX CONCORSO Z.e.n. Spazi pubblici

X CONCORSO Aree del Passante Ferroviario
IX CONCORSO Z.e.n. Spazi pubblici
X CONCORSO Aree del Passante Ferroviario

REGOLAMENTI  (REDAZIONE E APPLICAZIONE) QUALI:

. regolamento per le insegne, vetrine, ecc nel Centro Storico

. regolamento per il ‘decoro’ degli edifici residenziali

. regolamento per il verde

. regolamento per l’affidamento e la gestione degli spazi comunali

INCENTIVI (ISTITUZIONE DI) QUALI:

. incentivi per la riqualificazione degli edifici privati del centro storico

. incentivi per la riqualificazione dei prospetti degli edifici residenziali esistenti (città di mezzo e periferie) … nuova definizione, verde verticale, ecc

VEDI III LABORATORIO CITTADINO L’ARCHITETTURA NECESSARIA

VEDI I SEGUENTI ARTICOLI su La Repubblica Palermo:

“Le città siciliane orfane della bellezza”del 13.1.2015

“la nuova palermo può nascere solo da nuovi cittadini” del 29 giugno 2014

“Caro sindaco ecco qualche idea per governare con i cittadini” del 15 marzo 2014

“Come è difficile partecipare” del 13 febbraio 2014

“Cosa fare per rendere Palermo più vivibile” del 11 maggio 2012

“Il culto della casa nella città che si abituata al brutto” del 4 aprile 2009

“Fermiamo il piano casa in nome della bellezza” del 8 maggio 2009

“Rifondare Palermo in chiave ecologica” del 14 marzo 2009

“Il posteggio sbagliato paradigma della città” del 18 novembre 2008

“La rivoluzione del bello partendo dai cittadini” del 6 luglio 2008

“I comitati dei cittadini cambiano il volto di Palermo” del 24 maggio 2008 II PARTE

“Porte aperte ai cittadini sul futuro dell’urbanistica” del 17 gennaio 2008 II PARTE

“Il brutto sostenibile che distrugge Palermo” del 19 dicembre 2007

“Ridisegnare la città antica nel segno della qualità” del 20 novembre 2007  II parte

“L’estetica di Palermo” del 26 ottobre 2007

“Palermo o il malessere dell’abitare” del 28 luglio 2007

“Il brutto cittadino fabbrica di disagio” del 7 giugno 2007

“Architetti date bellezza alla città” del 1 maggio 2007

“Palermo non è una città contemporanea ”del 5 aprile 2007

“Perché Palermo rifiuta la qualità?” del 9 marzo 2007

“Salviamo il territorio Siciliano” del 27 maggio 2006